Salento povero

Longo Editore

Scopo del mio viaggio a Galatina nel giugno '74 è stato quello di accertare se il tarantismo del quale l'etnologo De Martino aveva preconizzato la morte a poco tempo dopo la sua spedizione avvenuta nel '59, era ancora vivo, o se effettivamente morto, scoprire a causa di chi o di che cosa, e magari redirigere l'atto di morte.

Le tarantate non vanno più da San Paolo, il loro psicanalista, il loro liberatore, con le vecchie "Millequattro" nere, come fino a qualche anno fa andavano, quasi per rito. Oggi arrivano, condotte da parenti o vicini di casa in "Mini minor", in "850 Fiat" e a volte anche in vecchie "600" grigie. Vestono sempre con i loro camicioni bianchi, lunghi o corti, e con le mutande larghe arricciate all'altezza del ginocchio dove arrivano calze di filo bianco verginali. Sono per la maggior parte donne d'una età tra i 35 e i 70 anni, tarantate, a volte, da oltre mezzo secolo.

pag. 69

 

Copertina del libroUna tarantata rotola per terra nel largo prospiciente la cappella in una <<disperata agitazione senza orizzonte>>Una donna segnata dallo stigma della povertà fotografata al passaggio del Santo in processioneUna tarantata si dimena in un tentativo di ballo ormai inesistente collegato al rituale musicale
COPERTINAGALATINATORREPADULI GALATINA
Copertina del libroUna tarantata rotola per
terra nel largo prospiciente
la cappella in una
<<disperata agitazione
senza orizzonte>>
Una donna segnata
dallo stigma della
povertà fotografata
al passaggio del
Santo in processione
 Una tarantata si dimena
in un tentativo di
ballo ormai inesistente
collegato al rituale
musicale

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