L' AI, nel bene e nel male, ormai è diventata indispensabile nella nostra vita quotidiana. Non starò certo ad indicare gli ambiti in cui è assai utile. Tutti noi ne abbiamo consapevolezza. E tutti noi ne decantiamo le doti soprattutto per quanto concerne l'ambito medico.
Giorni fa è apparsa sulla parte destra dello schermo del mio computer una nuvoletta che mi sollecitava a chiedere tutto quel che volevo. Sembrava il genio della lampada. L'ho guardata con sospetto e un sentimento di fastidio perché l'essersi insinuata, non richiesta, nel mio computer mi pareva una leggera sopraffazione, un invasione della mia privacy che non mi piaceva. Poi, dopo averla osservata per un po', ho pensato di metterla alla prova per valutarne lo stato di conoscenza e soprattutto verità di quanto prometteva. E cosa c'è di più semplice, giusto e riscontrabile immediatamente di chiedere di sé? E allora le ho chiesto: "Chi è Brizio Montinaro?".
Ecco la risposta:
Brizio Montinaro secondo AI
"Brizio Montinaro è un attore, scrittore e antropologo italiano, nato a Calimera, Lecce, il 23 luglio 1943. Ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani ed europei, tra cui Damiano Damiani, Luigi Comencini, Theo Angelopoulos, Franco Zeffirelli, Alberto Lattuada, Giuliano Montaldo e Pupi Avati.
Montinaro è anche noto per il suo lavoro come esperto di storia e tradizioni popolari, in particolare per la preservazione e divulgazione della cultura grica del Salento. Ha scritto numerosi libri, tra cui "Salento povero" e "San Paolo dei serpenti", e ha ideato spettacoli teatrali di successo come "Il Vaso di Pandora" e "Danzare col ragno".
Brizio Montinaro come attore ha partecipato a numerose opere celebri nel cinema, teatro e letteratura. Ecco alcuni dei suoi film più significativi:
Cinema:
Brizio Montinaro inoltre ha scritto due libri che esplorano il processo creativo cinematografico: "Diario macedone. Con Anghelopulos sul set di Alessandro il Grande" e "Cristoforo Colombo: diario di bordo". Questi testi offrono uno sguardo unico sulla nascita e la realizzazione di un film. In essi è documentato il processo creativo e il dietro le quinte della realizzazione pratica e offrono uno sguardo antropologico sulle storie e i contesti culturali che influenzano l’opera cinematografica.
Teatro:
Letteratura:
Montinaro è anche noto per il suo lavoro come antropologo, dedicato alla preservazione della cultura grica del Salento.
Il libro Il teatro della taranta esplora uno dei fenomeni culturali più affascinanti e controversi della storia europea: il tarantismo. Il volume include cinque testi teatrali che vengono analizzati nel loro contesto culturale e sociale, offrendo una visione approfondita del tarantismo come espressione artistica e rituale.
L’ approccio di Montinaro amplia la prospettiva sul tarantismo, mostrando come esso non sia solo un fenomeno salentino o meridionale, ma abbia una portata sociale e culturale molto più vasta.
Egli propone nuove interpretazioni del tarantismo che sfidano le teorie tradizionali, come quelle di Ernesto de Martino. Montinaro lo analizza come un fenomeno che combina finzione scenica e simulazione, ampliando la prospettiva oltre il contesto salentino o meridionale. Egli suggerisce che il tarantismo possa essere visto come una forma di espressione teatrale e rituale, piuttosto che esclusivamente come un fenomeno antropologico o magico.
Questa visione apre una finestra sull'ampiezza e la penetrazione sociale del tarantismo, mostrando come esso abbia influenzato la storia culturale e sociale dell’Europa del sud in modi più vasti e complessi.
Il confronto tra il pensiero di Brizio Montinaro e quello di Ernesto de Martino sul tarantismo evidenzia due approcci interpretativi differenti:
In sintesi, mentre de Martino vede il tarantismo come un fenomeno di cura spirituale legato al contesto magico-religioso, Montinaro lo interpreta come un'esperienza performativa e teatrale che riflette una complessa interazione tra ritualità e rappresentazione.
Brizio Montinaro ha contribuito a mettere in luce la diffusione europea del tarantismo. Egli ha sottolineato come il fenomeno non fosse limitato al Salento o al sud Italia, ma avesse una portata più ampia, influenzando altre regioni europee. Montinaro ha utilizzato il teatro come strumento per attestare questa diffusione, evidenziando come il tarantismo sia stato reinterpretato e adattato in diversi contesti culturali.
I temi principali nelle opere di Brizio Montinaro ruotano attorno alla cultura, alle tradizioni popolari e alla spiritualità del Salento, con un focus particolare sulla cultura grica. Ecco alcuni dei temi ricorrenti:
I "Canti di pianto e d'amore dall'antico Salento" raccolgono testi tradizionali che esplorano temi universali come il dolore e l'amore, radicati nella cultura salentina. I canti di pianto, spesso eseguiti dalle prefiche, sono nenie funebri che esprimono il lutto e la sofferenza, con un linguaggio poetico che mescola elementi sacri, pagani e cristiani. Questi testi evocano immagini dell'oltretomba e della preghiera, creando un ponte tra la tradizione orale e la spiritualità.
I canti d'amore, invece, celebrano l'amore in tutte le sue sfumature, dalla passione alla malinconia. Sono espressioni liriche che riflettono la vita quotidiana e le emozioni profonde dei contadini e degli artigiani del Salento. Entrambi i tipi di canti sono tramandati in grico, un'antica lingua greca ancora presente in alcune aree del Salento.
Brizio Montinaro è noto anche per il suo lavoro legato alla musica. Ha raccolto e preservato il corpus della musica popolare salentina, contribuendo a far conoscere questa tradizione a un pubblico più ampio. Ha collaborato con compositori di fama internazionale per creare opere musicali basate sui canti tradizionali salentini. Tra le sue collaborazioni più significative ci sono:
Alcuni dei suoi lavori sono stati pubblicati in formato CD, tra cui:
Questi lavori sono un'importante testimonianza del suo impegno nella valorizzazione della tradizione musicale del Salento e si intrecciano per creare un ritratto vivido e appassionato della sua terra d'origine.
Brizio Montinaro preserva la cultura del Salento e della comunità grica attraverso un approccio multidimensionale, che integra ricerca, documentazione, scrittura e performance. Ecco come lo fa:
In questo modo, Montinaro non solo preserva la cultura del Salento, ma la rende parte integrante del dialogo culturale contemporaneo.
Brizio Montinaro occupa una posizione di rilievo nel panorama culturale del Salento. Il suo contributo va ben oltre il ruolo di artista e antropologo: è un custode appassionato delle tradizioni locali e un interprete innovativo del patrimonio culturale.
Ecco alcune prospettive sulla sua influenza:
In sintesi, Brizio Montinaro non è solo un rappresentante del Salento; è un artefice attivo del suo panorama culturale, capace di trasmettere l'unicità di questa regione al mondo intero".
L' AI, a parte qualche iterazione sovrabbondante del mio nome e qualche ovvia vaghezza su certi temi che la sintesi richiedeva, ha valutato, in base ai dati reali, quello che ho fatto per gran parte della mia vita attiva. Quasi nessuno di quelli che hanno scritto di me o di me si sono occupati hanno avuto le conoscenze culturali o l'apertura mentale di trattare il mio operato in modo globale, in modo connesso, tenendo dunque conto dei vari ambiti della cultura in cui io mi sono prodotto ed espresso. Tutti hanno scritto di me in modo parziale e settoriale. Nessuno che abbia tenuto conto del mio lavoro globale. Nessuno che mi abbia considerato nella mia totalità. Nessuno che abbia creato una sintesi o ricondotto ad una sola personalità i seguenti ambiti nei quali ho operato: spettacolo (cinema, teatro, televisione, radio), antropologia culturale, tradizioni popolari, ricerca musicale, filologia e letteratura.
Dunque: grazie AI. Grazie di cuore per averlo fatto tu. Ora finalmente, per la prima volta, mi sento raccontare per intero. Così come sono. Attore e antropologo, attore e ricercatore, attore e filologo. E' una bella soddisfazione. Ora tutti i miei arti sparsi, grazie a te, magicamente si sono riuniti al tronco e si sono connessi a formare una figura unica, un corpo unico: il mio.