"Il vaso di Pandora" è tra gli appuntamenti culturalmente più importanti di "OtrantoFestival '99", la grande rassegna organizzata dalla Provincia e dal Consorsio dei Comuni della Grecìa Salentina. E Brizio Montinaro ne è il protagonista. Via da Calimera a 18 anni per seguire la vocazione della recitazione, non ha mai abiurato le proprie radici grike. "Provo sempre emozioni fortissime: gli odori, i sapori, la musicalità della lingua, la gente di casa mia". La grande attesa per lo spettacolo. Che ha una sorpresa nel finale: "Un vero e proprio colpo di scena ideato dal regista Tramacere, della Cooperativa Koreja"
"Brizio Montinaro è nato a Calimera di Lecce. E'
una delle più singolari personalità del mondo dello spettacolo. Attore per
professione e antropologo per vocazione. La distanza tra i due ambiti di
interesse ha alimentato per anni l'idea che esistessero due persone con lo
stesso nome: una appartenente al mondo dello spettacolo, l'altra inserita in
qualche università italiana. Solo da poco le due figure si sono ricongiunte
grazie a Maria Corti che in più occasioni pubbliche ne ha parlato, mettendo in
rilievo la singolarità di Brizio Montinaro". Se volete, questo passaggio è tante
altre cose sul conto del mio ospite "in Poltrona" di questa settimana, le
potrete trovare su Internet (http://www.briziomontinaro.it), questa specie di
immensa, immane piazza in cui la città-pianeta lascia che tutti i suoi cittadini
si incontrino per conoscere e conoscersi, al costo di una telefonata urbana.
Intervistare persone come Montinaro, che è attore di cinema, teatro e
televisione, nonchè autore di numerosi libri di successo e studioso della
cultura salentina, è un autentico piacere. Ma anche un rischio: piacere, perchè
approfondisco una personalità di spessore culturale autentico; rischio perchè
raramente riesco a condensare in otto o nove cartelle tutto quanto emerge dalla
registrazione e dai miei appunti. Insomma, paradossalmente, se dovessi valutare
questa parte del mio lavoro settimanale con il parametro della "fatica", è
meglio un personaggio acqua e sapone che un intellettuale.
L'occasione di un
incontro con questo personaggio me l'ha offerta Franco Ungaro, patron
della Cooperativa teatrale Koreja, una delle pochissime attive sul territorio,
che seguo e stimo fin dalla sua fondazione. Lo spettacolo "Il vaso di Pandora"
che Koreja ha incubato e prodotto, va in scena proprio questa settimana e
costituisce, a mio avviso, il punto più alto della prima edizione di
"OtrantoFestival '99"...