CIAO MARGOT...

Sono molto addolorato per la prematura fine di una delle attrici più simpatiche, brave e generose con le quali ho avuto l'onore di lavorare: Margot Kidder.
La nostra è una professione che ci porta ad incontrare le persone più disparate e impensabili che si possa immaginare per poi, finite le riprese del film, non incontrarle mai più.
Margot l'ho conosciuta a Malta nel 1982 durante le riprese di GIALLO A MALTA un film della Walt Disney.
Era la protagonista insieme a Robert Hays, altro simpatico.
Siamo stati due mesi insieme poi non l'ho mai più incontrata. E' chiaro, alla fine delle riprese ci siamo promessi di rivederci poi:  baci, abbracci e via. Lei a Los Angeles io a Roma.
Prima di cominciare a girare io ero un po' intimidito all'idea di recitare con lei. Lei era la meravigliosa interprete del film di Brian De Palma LE DUE SORELLE, la Lois Lane di SUPERMAN,  la Kathy Lutz di AMITYVILLE HORROR. Insomma c'era veramente di che essere intimiditi. E invece... E invece era una persona di una simpatia travolgente. Di una energia irrefrenabile. Di una generosità sorprendente.
Ricordo che quando la sarta del set che la vestiva tutti i giorni cadde accidentalmente e per un giorno non venne a lavorare lei subito le mandò in camera, in omaggio, una bellissima radio portatile perché passasse il tempo senza annoiarsi. Quando io venni all'improvviso in Italia con un permesso di pochi giorni perché mio padre stava male lei ovviamente lo seppe e al ritorno mi fece trovare in camera una bottiglia di champagne per brindare alla salute di mio padre. Tutti i sabati organizzava per la troupe un party con musica dal vivo che lei pagava di tasca propria. Era amata da tutti. Di lei ricordo la risata contagiosa,  l'occhio brillante di chi aggredisce la vita e la cavalca senza paura e le mille lattine di Coca Cola che beveva. Gli scherzi con Tonino delli Colli, il grande direttore della fotografia.
Poi, anni dopo, dalla stampa appresi dei suoi malesseri, della malattia che sembrava l'avesse piegata, delle vicissitudini economiche in cui versava a causa delle condizioni di salute e mi rattristai. Poi finalmente la ripresa e il ritorno al lavoro.
Ora, sempre dalla stampa, apprendo la notizia della morte, della sua fine.
Margot, metti giù la Coca Cola, e ascolta: finché io conserverò la memoria tu sarai sempre viva e sorridente come quando ti ho conosciuta giovane e bella sotto il sole di Malta.


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