Il concerto <<Laments>> composto da un inglese alla Bbc
I pianti funebri del Salento trionfano in un'opera a 
Londra
Testi delle prefiche raccolti da un leccese 
Londra - Canti di prefiche salentine in dialetto 
<<griko>> formano la tessitura di un singolare lavoro musicale, 
presentato l'altra sera con successo in prima mondiale ad uno dei più 
prestigiosi festival del Regno Unito.
<<Laments>> - per mezzo 
soprano, coro e grande orchestra - è stato composto da un musicista inglese, 
Brian Elias, e si basa su testi raccolti da Brizio Montinaro, 
leccese di Calimera, in un libro intitolato <<Canti di pianto e d'amore 
dall'antico Salento>>.
La BBC Symphony Orchestra sotto la bacchetta di 
Tadaaki Otaka l'ha proposto al pubblico dell'International Festival of 
Music in corso a Cheltenham.
<<Sono felice perché - ha dichiarato 
Montinaro - affidando quei canti alla musica forse avrò salvato per sempre testi 
che miracolosamente mi hanno affidato le due ultime lamentatrici del Salento 
prima della loro fine. Grande motivo di orgoglio è che questi canti vengono 
eseguiti in grico, la lingua ancora oggi parlata dagli abitanti di sette 
villaggi in provincia di Lecce>>.
Elias ha compiuto proprio sabato 50 
anni, ha un retroterra familiar-culturale complesso (è nato in India, ha nelle 
vene sangue ebraico e iracheno) e cercava da tempo una base letteraria su cui 
costruire una profonda musica da lutto. E' rimasto subito catturato dal libro di 
Montinaro, di cui un amico gli aveva portato una copia dall'Italia. L'ha colpito 
la semplicità e profondità dei sentimenti espressi. Laments sarà trasmesso oggi 
dalla BBC su Radio3, il canale di musica classica.
Montinaro, da Calimera al 
successo
Brizio Montinaro, nato a Calimera e trasferitosi poi a Roma, 
è attore di cinema, teatro e televisione e in più scrittore. E' uno dei 
personaggi più singolari del panorama dello spettacolo in Italia.
In cinema 
ha lavorato con prestigiosi registi italiani e internazionali. Con Miklos Jancso ha interpretato 
<<La tecnica e il rito>>, con Luigi Comencini è stato protagonista insieme con Stefania 
Sandrelli di <<Delitto d'amore>>. Ha lavorato ancora con Alberto Lattuada, Giuliano Montaldo, Pupi Avati e molti altri.
Con Theo Anghelopulos ha 
interpretato un ruolo in <<O Megaléxandros>>, Leone d'oro al 
Festival di Venezia. Di recente Montinaro ha interpretato nel ruolo di 
protagonista un film per la tv franco-tedesca. In teatro ha esordito con Franco 
Zeffirelli in <<Venti zecchini d'oro>>. Un ruolo accanto ad Anna 
Magnani ne <<La lupa>>. Ha pubblicato libri per Bompiani, Sellerio, 
Eri e Longo.
Chi sono le poetesse della morte e del 
lamento
Poetesse della morte e del pianto. Così sopravvivono nella 
memoria della Grecìa salentina le "prefiche", donne che dei funerali avevano 
fatto un mestiere rispettabile e redditizio. Accanto alla bara di ogni defunto 
c'erano loro: vestite di nero, il volto fisso e teso, come una maschera di 
dolore, lo sguardo perso nel vuoto. Accompagnavano le fasi salienti del rito 
funebre con versi che raccontavano la vita del caro estinto, le opere da 
ricordare, il suo buon cuore. Composizioni poetiche rigorosamente in griko, inni 
alla morte intrisi di paganesimo, senza il sollievo dell'aldilà, di una vita 
altrove. Solo immagini di buio, vuoto, disperazione.
Alcune prefiche 
spiccavano per talento poetico: erano le più richieste e le più remunerate. 
Raccontano i più anziani che con poche informazioni riuscivano a delineare 
quadri di toccante profondità psicologica sul soggetto in questione. Altre 
eccellevano nella capacità di dare la giusta sonorità ai canti 
funebri.
L'effetto da raggiungere era quello del pianto catartico: rendere 
l'atmosfera densa di commozione, perchè le lacrime versate potessero palesare 
l'affetto dei cari per il defunto. Una rappresentazione teatrale della morte che 
"le donne del pianto" gestivano con rara maestria.